Siamo andati a visitare il GrugliascoFest 2023, ecco tutto quello che abbiamo visto...

Difficile immaginare il parco Le Serre senza mattoncini, visto che già in coda per entrare si può percepire il frusciare tipico della mano nella scatola di sfuso.
Non toccare è un po’ il grido di battaglia dell’espositore geloso, però di fronte a un sorriso e agli occhi lucenti che guardano un castello mai visto prima, non ci si può arrabbiare se accidentalmente qualcuno si avvicina in maniera vertiginosa.

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Nonostante i numeri da capogiro, l’ospitalità è sempre di livello e ordinata, anche se la stanchezza di fine giornata può tirare brutti scherzi.
L’ingresso rallentato permette di godersi l’esposizione fotografica ricca di minifigure immortalate nelle situazioni più disparate, dal romantico fino all’inevitabile.
Il mezzanino del padiglione è il primo assaggio che trasporta il visitatore subito nel vivo. Il dettaglio costruttivo è ricercato da molti e anche se a un occhio poco allenato non spicca subito, lo stupore complessivo è sintomatico di riuscita.

Wall di minifigures di famosi maghetti e di serie in teca fan si che una frase nota che si sente sia… <<guarda lo abbiamo anche noi>> … subito seguita dal più frequente << mi manca >>.

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Creature ricche di dettagli e paesaggi di fantasia, si alternano a chi con ingegno ed elettronica certificata usa una centralina e pezzi vari per disegnare supereroi.

La discesa nel salone principale dà spazio ad imponenti tavoli e a giochi di suoni e luci visibili solo passando davanti al tavolo, in quanto la folla copre interamente la vista.
La regolare serpentina della disposizione della mostra consente di avere una posizione sempre frontale con gli espositori.

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Difficile fare un elenco di nomi, MOC o Set, ma una cosa evidente è l’alternanza nella disposizione tra i vari temi, così da non creare confronti tra espositori e la visita possa rimanere piacevolmente scorrevole.

Con un centinaio di metri di percorso si attraversa il vintage con set d’epoca, ricostruzioni di edifici famosi, pale eoliche, un romantico villaggio di Natale, Titanics, razzi spaziali, friends, mezzi hollywoodiani e migliaia di minifigures ovunque, tanto che non sempre si riesce ad apprezzare il particolare.

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L’imponente coda esterna è un piccolo prezzo se si può girare per i tavoli in modo da poter domandare ai singoli espositori come nasce il loro lavoro, quanti pezzi lo compongono o quanto c’è voluto per progettare e montare.
Qualche tavolo magari va via più velocemente, anche perché i gusti son gusti, però l’elemento sorpresa di un qualcosa di diverso, ferma inevitabilmente tutti e si può trovare in ogni angolo.

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Come dicevo, nominare tutto e tutti porterebbe ad una lista davvero strutturata, partendo dagli Amici del Modellismo (menti organizzative), il personale Pro Loco, il servizio di Guardie Fuoco, le Forze dell’Ordine e in generale tutti quelli che semplicemente l’ordine lo rispettano consci del fatto che è giusto condividere la possibilità di ammirare tutto l’impegno di cui la manifestazione è intrisa; in mezzo all’ingegno sconfinato che rende il mattoncino senza età spiccano anche eccellenze, come le finaliste dei mondiali di robotica o gli affascinanti Alterego dal sapore pop.

Gli immancabili pompieri che giocano in casa possiamo scorgerli da lontano grazie al fumo che si alza dall’edificio pronto per essere messo in salvo, ma tranquilli che un esercito di omini è pronto per intervenire seguiti da sirene e colonne sonore varie che ci accompagnano verso l’ultimo tornante in cui le vicende di un famoso idraulico baffuto sono illuminate da un faro del Nord Atlantico vicino ad agguerritissimi spazzini di droidi dall’aria minacciosa.

Un complesso meccanismo che fa circolare palline colorate, in cui perdere lo sguardo ancora una volta, ci indica l’uscita dove tanti impazienti provano a vedere quanto riescono, arrampicandosi dalle finestre.

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La fiera finisce nell’aria fresca di un gennaio in parte soleggiato, con un po’ di amaro in bocca per non poter fare un altro giro e perché magari, come il bambino dietro di noi e che è ancora in noi, avremo voluto un bel souvenir da sfoggiare il lunedì raccontando quanto visto. Il ricordo dell’evento di sicuro non ce lo leverà nessuno. 

È evidente l’impegno e il coinvolgimento delle forze di un Paese intero per accogliere letteralmente migliaia di persone incontabili e incontenibili per l’entusiasmo e anche se l’evento perfetto forse non esiste, l’impatto è davvero formidabile e i wow davvero tantissimi.

Grugliasco Fest – Mattoncini in festa 14/15 Gennaio 2023